Un interessante e corposo excursus storico e politico sul mondo dell'istruzione italiana attraverso i vari decenni.
Cosa offre la scuola pubblica nel nostro paese?
Risponde alle esigenze degli studenti?
Cosa propone in più rispetto alla scuola privata?
La libertà d'insegnamento viene sempre salvaguardata?
La classe politica fa il bene delle nostre scuole o ostacola lo sviluppo di una generazione che domani potrà comprendere e quindi in qualche modo contrastare i giochi di chi ci governa?
Il dubbio che sia interesse di chi comanda mantenere l'istruzione a un livello non troppo alto, per garantire che i potenti possano gestire con maggiore facilità chi spesso non è in grado di comprendere i loro disegni, è più che un sospetto.
Si sottolinea particolarmente l'importanza della libertà d'insegnamento dei docenti come unico modo per garantire "il pluralismo culturale, salvaguardia del sistema democratico e degli interessi degli studenti e delle loro famiglie". Cosa che viene a mancare nella scuola privata, che persegue interessi economici e anche ideologici. Si segnala così il pericolo del finanziamento statale delle scuole private, che va ad aggiungersi ad altre manovre che contribuiscono all'avvicinamento progressivo verso uno Stato autoritario.
È questa una stimolante lettura che ci porterà nei meandri del mondo dell'istruzione alla scoperta di meccanismi più o meno occulti che mirano a minare uno dei principali baluardi della democrazia: la scuola pubblica.
Giacomo Maffeo è nato a Candida (AV) nel 1946. Impiegato tecnico per qualche anno in un'industria metalmeccanica, poi, per 37 anni, insegnante nelle scuole statali di Modena e provincia di Applicazioni tecniche prima, di Diritto ed Economia poi.
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