Fu quasi certamente tra le pagine dei giornali di Norfolk che Edgar Allan Poe trovò il primo spunto per la stesura del suo Gordon Pym. Le testate infatti, in data 18 e 19 febbraio 1836, riportavano la tragica notizia del naufragio della goletta Ariel, un disastro al quale soltanto due degli uomini a bordo riuscirono a scampare. Mescolando la lettura di questi articoli a quella di testi come Il resoconto del naufragio dell'Essex di Owen Chase, Poe dovette costruire l'idea di un romanzo del mare, lui, abitatore letterario di spazi angusti e di luoghi esiziali. Definito da Borges «il piú grande libro di Poe», Gordon Pym si è poi moltiplicato in una miriade di altre opere - di Jules Verne, di Howard Phillips Lovecraft, tra i tanti - alle quali ha fornito spunti di ordine narrativo come pure strutturale: un fenomeno unico, quello di un'incompiutezza che si rinnova incessantemente producendo racconti, romanzi, scrittura.
Edgar Allan Poe è nato a Boston (USA) nel 1809 da una famiglia di attori girovaghi. Non ebbe modo di conoscerli approfonditamente poiché la madre morì quando ancora era un infante e il padre, alcolizzato, abbandonò la famiglia subito dopo la morte della moglie. Il piccolo Edgar fu quindi allevato da un ricco mercante di Richmond di nome John Allan.
Anche Edgar Allan Poe era solito deliziarsi dell'uso di alcool e gioco d'azzardo, motivo per cui John Allan lo estromise dal testamento.
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