Alla ricerca della gioia grande smarrita

Sono una persona ottimista, con una grande fede. La ragione per cui ho scritto questo libro è che amo la gente e vorrei che tutti fossero felici. Nella mia vita ho provato di tutto, gioia e dolori, ma non mi sono mai arreso. Questo libro è la mia creatura, un racconto della mia vita: il 22 giugno compirò 91 anni! Ho iniziato a lavorare alletà di nove anni, poi con mio padre nella grande azienda di famiglia, con mansioni di fiducia nel feudo, in un allevamento di tantissimi ovini, bovini e suini. Io ero il figlio delSono una persona ottimista, con una grande fede. La ragione per cui ho scritto questo libro è che amo la gente e vorrei che tutti fossero felici. Nella mia vita ho provato di tutto, gioia e dolori, ma non mi sono mai arreso. Questo libro è la mia creatura, un racconto della mia vita: il 22 giugno compirò 91 anni! Ho iniziato a lavorare alletà di nove anni, poi con mio padre nella grande azienda di famiglia, con mansioni di fiducia nel feudo, in un allevamento di tantissimi ovini, bovini e suini. Io ero il figlio delpadrone! A 17 anni mi trasferii a Caltagirone per conseguire la terza media, per poi continuare gli studi presso lIstituto Tecnico Commerciale. Tuttavia, al secondo anno di frequenza mi ritirai da scuola per andare a lavorare. Dopo tre anni la ditta fallì ed io rimasi disoccupato. Dopodiché andai a fare il capostazione in una stazioncina di campagna. Chiusero anche quella. Aprii una cartolibreria, ma non riuscivo a coprire le spese. Mollai tutto e trovai lavoro in Francia, ma dalla visita medica emerse che avevo contratto la tubercolosi. Una volta guarito, poiché avevo perso il lavoro, venni espulso dalla Francia e scaricato a Como, la prima città italiana dopo Chiasso. Mi trasferii presso un altro zio a Milano. Tutto da rifare: non mi scoraggiai, riuscii a conseguire il tanto sospirato diploma di ragioniere e a inserirmi nelle graduatorie scolastiche. Dopo tanto precariato venni incluso nelle graduatorie delle scuole di Milano come Coordinatore Amministrativo. Intanto mi resi conto che quella grande gioia che albergava nel mio cuore era svanita nel nulla, dovevo fare qualcosa per poterla recuperare. Ci riuscii in parte con la preghiera, con visite ai vari santuari miracolosi, Brasile compreso. Mi ha aiutato molto il Divin Volere della Luisa Piccarreta, che ha scritto ben 36 volumetti, dettatele direttamente da Gesù nelle sue sedute mistiche, che io ho comprato regolarmente. Io li considero tutti vangeli, perché sono stati dettati direttamente da Gesù. Ne parlo nella parte finale del libro, in cui Gesù ci vuole dare la Sua Volontà in cambio della nostra, per rendere luomo felice così come Dio lo aveva creato.

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