«Non è segnata da eventi drammatici su larga scala, non è accompagnata da una guerra civile, da lotta di classe e spargimento di sangue. Non possiede un esercito rivoluzionario per attaccare i suoi nemici. Essa non tenta di rovesciare governi. Non ha grandi leader, nessun eroe la pianifica, nessun politburo la guida. Senza un piano né una organizzazione, essa è condotta da milioni di individui, ciascuno agendo per conto suo. Non è stata annunciata in quanto rivoluzione, sulle prime pagine della stampa, o per radio o televisione. Il suo nome è rivoluzione sessuale». Pitirim A. Sorokin è uno dei massimi esponenti della sociologia culturale del XX secolo. Per la prima volta tradotto in italiano, La rivoluzione sessuale americana sinserisce nel quadro di unautentica riscoperta della sua ampia produzione. La vastità e la concretezza della sua analisi storico-sociologica e, in pari tempo, la portata critica, filosofico-antropologica della sua riflessione fondata sul concetto di amore creativo altruistico sono alla base di questo nuovo interesse. Accade oggi, di nuovo, quello che avvenne nel 1969, lanno dopo la sua morte, quando i giovani sociologi, al Congresso dellAmerican Sociological Association, esponevano sul bavero della giacca una spilla con la scritta: Sorokin Lives! Pitirim Aleksandrovi Sorokin (1889-1968) sociologo russo, naturalizzato statunitense nel 1930. Studiò allUniversità di San Pietroburgo, dove ebbe come maestri, fra gli altri, V.M. Bechterev e I.P. Pavlov. In possesso di una cultura estremamente vasta, estesa a campi disparati come filosofia, psicologia, storia e diritto, si concentrò da ultimo sugli studi sociologici. Membro dellAssemblea costituente dopo la rivoluzione sovietica e segretario di Kerenskij, nel 1923 fu costretto a lasciare lUnione Sovietica per la sua opposizione al bolscevismo. Trasferitosi negli Stati Uniti, insegnò allUniversità del Minnesota (1924), e poi alla Harvard University (1930). Fu presidente (1964) dellAmerican Sociological Association.
Anonimo -