Il termine "rosone" indica una finestra circolare sulle facciate delle chiese romaniche e gotiche, originariamente chiamata "oculo" e risalente al IV-V secolo. I Maestri Marmorari Cosmati resero i rosoni essenziali nelle chiese medievali, soprattutto a Roma. Oltre alla funzione decorativa, simboleggiano la bellezza e perfezione della Creazione, richiamando il cielo e il mistero di Dio-luce, unendo valori cristiani e laici. La luce, simbolo della Rivelazione Divina, penetra nei luoghi sacri attraverso piccoli spiragli, esortando alla contemplazione. I rosoni rappresentano l'esoterismo delle cose e il loro significato nascosto, simili ai mandala indiani, simboli di meditazione e cerchi che racchiudono il loto, condividendo la natura di labirinti in continua evoluzione tra periferia e centro, in sintonia con i cicli eterni del cosmo. Nell'era tecnologica e veloce, i rosoni rappresentano stabilità e bellezza duratura. Incantano per la maestria architettonica e la capacità di stimolare riflessioni profonde sulla spiritualità e armonia cosmica, invitando a contemplare il nostro rapporto con il divino e l'universo.
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