Muovendo dalla controversia sul metodo geometrico in filosofia nel secolo che seguì la pubblicazione dell'Etica di Spinoza, questo libro intende indagare la natura, le astuzie e le implicazioni di quel metodo, il cui cardine operativo consisteva nel lavoro sulla 'ragion generatrice' dei concetti. Si può di qui risalire all'idea di un sistema concettuale i cui fondamenti, invece di essere trascendenti, erano intrinsecamente offerti dagli stessi rapporti in gioco; solo così anche la filosofia avrebbe potuto bandire ogni errore, eo ipso visibile come qualcosa che 'non quadrava'. Ma questo ambizioso progetto venne accantonato: sembrava escludere troppi elementi propriamente filosofici.
Anonimo -