La Signora Dalloway prende le mosse da una mattina di sole a Londra: la protagonista esce per comprare fiori in previsione di una festa che terrĂ a sera a casa sua, incontra alcune persone, torna a casa, riceve la visita inaspettata di un vecchio amore, vede il marito dopo pranzo, si riposa, parla con la figlia e infine scende le scale per accogliere gli ospiti alla festa. Azioni minime, secondo i dettami antieroici del romanzo moderno, vita quotidiana e banale di un giorno qualsiasi che potrebbe essere mille giorni, una vita; ma che, contemporaneamente si intreccia con un sostrato continuo di pensieri e ricordi che complicano la giornata, la fanno salire e scendere in tempi simultanei e in ritmi variabili verso avvenimenti precedenti ma, nel momento in cui emergono alla mente, contemporanei. Una doppia vita, potremmo dire, che dilaga sulla pagina seguendo il corso della giornata, una vita profonda nella quale si cade e si annaspa per non affondare, mentre la vita di superficie compie i gesti conosciuti.
Adeline Virginia Woolf è nata a Londra il 25 gennaio 1882 da due genitori che sono l'uno l'opposto dell'altro: il padre Sir Leslie Stephen è un autore mentre la madre Julia Prinsep-Stephen una bellissima modella. A differenza dei fratelli maschi che hanno l'opportunità di frequentare la scuola e in seguito l'Università di Cambridge, per la giovane Virginia spetta solo – come alla sorella – l'istruzione in casa. Nonostante questo, a soli venti anni Virginia Stephen diventa una scrittrice molto apprezzata e stimata,
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