In questi racconti, legati dal tenace filo della memoria, l'autore si giova di ricordi altrui - tramandati da aneddoti, battute, esplosioni gergali - e dei propri, guardando indietro verso un'infanzia e un'adolescenza fatte di scoperte, crisi e contraddizioni. La memoria va infine ad intrecciarsi con il solitario meditare della maturità, appena velato di malinconia o, per usare le parole dell'autore, da una "serena disperazione". A fare da sottofondo alla narrazione, la musica: dal rock dei primi juke-box a Verdi e Puccini, da Toscanini e Furtwangler sino a voci eterne come quelle di Del Monaco, della Tebaldi e di Corelli.
Anonimo -