Nel testo viene presentato il progetto di una città sottratta ai vecchi contenitori nazionali dove assumono un ruolo propulsivo, di stimolo al cambiamento, le organizzazioni non governative dell'associazionismo e del volontariato. Esse possono costituire il lievito per una convivenza sociale caratterizzata dalla pratica della responsabilità e dell'autonomia. L'orizzonte è quello di una città bisognosa di ancorarsi alle comunità e ai territori, in un'attenzione costante allo scambio tra le culture del Nord e del Sud del mondo, che significa, in fondo, dare spazio alla crescita della consapevolezza e dell'auto-coscienza di ogni cittadino, del Nord come del Sud. Lo svincolarsi dai soli criteri liberistici del profitto e della felicità individuale permette la riscoperta di una umanità più ricca e fraterna, volta al perseguimento della felicità pubblica.
Anonimo -