Pioniere della cosmologia contemporanea, Vilenkin parla al lettore di una nuova immagine dell'Universo, inizialmente molto controversa e che sta ora diventando il paradigma cosmologico comunemente accettato. Con grande verve narrativa e un buon numero di utili illustrazioni, l'autore fornisce un fondamento scientifico alla possibile esistenza di una pluralità di mondi, ciascuno con proprietà fisiche differenti: quel che non accade nel nostro universo potrebbe realmente accadere in infiniti universi paralleli.
La nostra recensione
Rispetto agli storici, i cosmologi hanno un enorme vantaggio: possono davvero vedere nel passato. La luce che proviene dalle galassie più remote, infatti, impiega miliardi di anni a raggiungere i nostri telescopi, pertanto gli scienziati possono studiare le galassie così com'erano quando emisero la loro prima luce. Ma se la storia dell'universo è di accessibile interpretazione, lo stesso non si può dire di quell'evento grandioso che è stato il Big Bang, la gigantesca esplosione di materia ed energia che ha dato origine al cosmo come noi lo conosciamo. La straordinaria tesi proposta dallo scienziato si snoda attraverso un percorso che ci conduce dalle prime teorie sulle origini dell'universo alle più recenti scoperte in campo cosmologico per approdare a una teoria rivoluzionaria: potrebbe esistere un numero infinito di universi sottoposti a leggi fisiche diverse dalle nostre. Mondi diversi nei quali miriadi di nostri duplicati vivrebbero in pianeti uguali alla Terra, e regioni in cui gli sviluppi sarebbero un po' diversi: in alcune di esse l'America non è stata scoperta, in altre ancora la vita non ha ancora fatto la sua comparsa. Ipotesi audaci alle quali Vilenkin offre un fondamento scientifico, per una teoria che sta trovando un sostegno sempre maggiore nella comunità scientifica internazionale. -Athena Barbera-
Anonimo -