In questa raccolta di 'petits poèmes en prose', rimasta incompiuta, Baudelaire raccoglie alcune divagazioni autobiografiche e critiche, sospese tra diario intimo e allegoria, una serie aperta e incompiuta di frammenti che esprimono, come sottolinea Berardinelli nell'introduzione, "tutto il suo amore e orrore per il presente, il senso della letteratura e della poesia come evasione impossibile e denuncia impotente". Questi poemi costituiscono un inesauribile repertorio tematico cui attingerà la vena di innumerevoli autori successivi facendo de "Lo spleen di Parigi" uno dei testi-chiave della letteratura europea.
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