Ottaviano ha superato i cinquant'anni e, contemporaneamente, ha due vite. Nella prima è un imprenditore, ben inserito nel contesto sociale, che gestisce la sua azienda con successo. Nell'altra, invece, è un vizioso senza eguali che non disdegna di frequentare prostitute, spacciatori e gente poco raccomandabile. Le due vite però, non sono nettamente distinte, anzi sono intrecciate in modo inestricabile. Costantemente sotto effetto di alcol e cocaina, si muove tra i consueti ambienti delle persone c.d. normali e quelli posti ai margini, di chi vive nell'illegalità diffusa. I fatti si svolgono nella realtà attuale del tutto svelata. Una realtà dove niente è nascosto o edulcorato, che viene anzi presentata nuda, cruda e senza pregiudizi. Negli occhi e nella mente del protagonista appare quindi un mondo che molti sanno esistere ma pochi hanno veramente conosciuto. Ottaviano è anche un uomo di cultura e spesso si ferma a riflettere e a interrogarsi sulla natura dell'universo, dell'umanità e della coscienza. Non teme nemmeno l'autocritica, pur non riuscendo a capire quali siano i propri limiti. L'uscita dalla sua particolare quotidianità è segnata da un problema aziendale. La sua società attende una fornitura di carne che tarda ad arrivare. Non ricevendo risposte, andrà fino al paesino degli allevatori e lì scoprirà che il ritardo è dovuto al fatto che nessuno vuole più abbattere gli animali. Inizialmente il problema sembra facilmente risolvibile, poi, invece, lo stesso Ottaviano si renderà conto delle complesse implicazioni, soprattutto psicologiche, in gioco. Durante la permanenza in quel paese, viene a conoscenza dei gravi problemi familiari di Spartaco, il presidente degli allevatori, e, dopo esserne diventato amico, decide di aiutarlo, a sua insaputa e in un modo del tutto inusuale, ricorrendo ad inganni e persino all'omicidio di due usurai. In quel posto conosce anche una donna, Filippina, con la quale inizia una relazione. Dopo poco tempo però, la donna, pur essendo innamorata di Ottaviano, cercherà di allontanarsi da lui. In seguito il protagonista verrà a conoscenza del terribile segreto di Filippina e la lascerà andar via come lei desidera. Intanto nella mente di Ottaviano sorge il dubbio di aver commesso un'ingiustizia. Il suo animo comincia allora a riempirsi di rimorsi e di delusione verso se stesso. Ridotto come uno straccio per l'abuso continuato di sostanze e alcol, riesce comunque a restituire serenità alla famiglia di Spartaco. Ma la sua serenità, invece, è definitivamente persa. Continua a vagare senza pace, fin quando gli interrogativi, i dubbi e i timori di sempre non prendono il sopravvento e lo schiacciano definitivamente.
Anonimo -