Mauro Rostagno crede che un giorno potrà sentire il suono di una sola mano che applaude: crede nell'impossibile. Per questo sfida la mafia. Ma la mafia non ci sta e nel 1988 lo ammazza a colpi di fucile. C'è un prima. Ed è la storia di Rostagno; leader del '68 a Trento, fondatore del primo centro sociale italiano, seguace di Osho in India, giornalista a Trapani. Un padre che ama sua figlia Maddalena. E c'è un dopo. Dal 1988 a oggi, ventitré anni alla ricerca di un processo. Depistaggi, incongruenze, indagini e mancate indagini, passioni e speranze. Fino al processo, aperto solo oggi nel 2011. Un libro-sceneggiatura: tra inchiesta giornalistica e racconto intimo, film e romanzo picaresco.
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