I capitoli di questo libro sono tratti da una serie di discorsi tenuti da Osho a Pune, in India, a una platea di amici e cercatori. Originariamente proposti con il titolo "Dio è morto, ora lo Zen è l'unica verità vivente", essi rappresentano, insieme agli altri tenuti verso la fine della sua vita, l'apice di più di trent'anni di discorsi pubblici. In questo libro, dedicato a Nietzsche, Osho riconosce che l'essere umano ha la tendenza a trovare un significato anche, e soprattutto, là dove non ne esiste nessuno. E un'abitudine - oppure un bisogno primario - così radicata che neppure viene messa in discussione, a meno di non volerlo fare veramente. La proposta esistenziale di Osho è un invito a vivere liberi da valori, appartenenze, illusioni religiose o metafisiche. Forte della sua esperienza personale, egli apre alla dimensione della libertà dello spirito, sostenendo che è l'unica possibilità di vivere una vita davvero piena e realizzata. Questo di Osho è quindi un invito a essere totalmente scettici, a essere sempre alla ricerca della verità.
Osho è nato a Kuchwada l'11 dicembre 1931 ed è stato uno dei più grandi maestri spirituali orientali. Il suo nome di nascita è Chandra Mohan Jain che modificò ufficialmente in Osho Rajneesh il 7 gennaio 1989. Conosciuto come “solo” Osho, ebbe una carriera accademica in ambito filosofico notevole finché non decise di abbandonarla per dedicarsi totalmente al mondo spirituale, divenendo uno dei più grandi maestri.
Alla base del suo pensiero vi sono l'amore e la libertà che confluiscono e
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