Nessuna comunicazione è neutra. Persino quando chiediamo l'ora a qualcuno per strada scegliamo tono, modo, espressione facciale che riteniamo più adatti, sfruttiamo cioè dispositivi e competenze che ci permettono di comunicare più di quanto letteralmente diciamo. Sono abilità che ci consentono di giocare su più livelli e che attiviamo in particolare nelle situazioni conflittuali. Nei conflitti infatti - quasi sempre obliqui, indiretti, ambigui - il problema è salvare la propria immagine, non apparire troppo aggressivi (essendolo), mettersi al riparo dalle reazioni negative non assumendosi la responsabilità del dire. Attraverso esempi tratti da romanzi, film, trasmissioni televisive l'autrice esplora e mette a nudo le strategie grazie alle quali i conflitti rimangono 'coperti', non solo nei rapporti privati, ma anche in contesti pubblici, di tipo strutturato come i tribunali o, più informali, come i dibattiti televisivi e i talk-show.
Anonimo -