I romanzi scritti dalle donne sono battenti aperti per svelarci altri mondi, altre forme di pensiero, altre espressioni. Presuppongono sempre degli interrogativi, ma spesso non restituiscono risposte. Perché ogni lettore, alla fine della storia, deve trovare le sue. Però, ci aprono un nuovo passaggio, rivelando verità simili o affini alle nostre, oppure completamente distanti, ma che possono divenire prodigiose sorgenti di conoscenza e di ispirazione. Ci sono storie attraverso le quali perpetuiamo la nostra vita, dove riscopriamo l'esistenza di donne straordinarie che hanno sradicato tabù e consuetudini. E chi meglio di una donna sa tracciare con delicatezza e impeto l'universo femminile? Perché tante saranno le emozioni che proverete leggendo "E il vento liberò la luna..." e altrettante le domande che vi porrete. Perché essere Donna non è una cosa da poco, ma accettare che questa complessità è cosa assolutamente straordinaria e non deve mostrarsi come un freno, come una limitazione o un condizionamento, è il primo passo per amare se stesse e spalancarsi al mondo. Una storia che può trasformare anche la nostra vita, con spunti stimolanti che ci aiutano a capire che ognuno di noi è creatore e artefice del proprio destino. Una storia che commuove anche, per la sua amarezza. Un romanzo dedicato alla figlia dell'autrice, perché crescere non è facile, ma farlo insieme è più bello. E si è più coraggiosi. Il lieto fine non è nato scontato, è il grande sogno realizzato, voluto con ogni mezzo.
Anonimo -