Le pagine di questo saggio sono state pensate per chi ai giovani è più vicino: padri e madri, educatori, insegnanti, animatori. Tutte persone che in vario modo amano e si dedicano ai ragazzi, e non sempre ottengono ciò che desiderano nel cercare di trasmettere loro l'"arte del vivere". Gli autori analizzano le problematiche legate al vissuto emozionale nella società dell'informazione: dalla pubblicità al cinema, dalla televisione ai videogiochi, quali sono le strategie di un "gioco comunicativo" che, se entusiasmante da un lato, dall'altro rischia di provocare preoccupanti confusioni di piani cognitivi? In un mondo dove la comunicazione mediante immagini prevale su quella verbale, l'individuo viene privato del proprio tempo che vede saturato fino all'inverosimile con ogni sorta di proposte legate all'industria del tempo libero e della cultura di massa. Ma non tutto è negativo e molte sono le tracce di speranza osservabili con un'attenta analisi del mondo giovanile. Indispensabile è che gli educatori svolgano una seria riflessione sul proprio ruolo nel contesto della società massmediale per aiutare i giovani a ritrovare equilibrio psico-fisico e senso del vivere.
Anonimo -